E’ stata inaugurata oggi in Largo Calamandrei la nuova sede del Consorzio del Prosciutto di Parma, Villa Magnani, alla presenza di numerose autorità e istituzioni tra cui Pietro Vignali, Sindaco di Parma; Vincenzo Bernazzoli, Presidente della Provincia di Parma; Tiberio Rabboni, Assessore Agricoltura Regione Emilia Romagna; Paolo De Castro, Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, accolti da Paolo Tanara, Presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma.
“Oggi con quest’inaugurazione cambiamo l’unica cosa che potevamo cambiare – ha dichiarato Paolo Tanara – perché il nostro prodotto, la qualità delle nostre azioni e l’impegno nel nostro lavoro restano immutati. I risultati ottenuti finora dal Consorzio e dai suoi associati sembrano infatti apprezzare la nostra condotta e le nostre scelte ricompensandoci ampiamente. È con grande soddisfazione e ottimismo che dico queste parole, con l’augurio di poter mantenere ancora questo spirito positivo che ha contraddistinto la storia del nostro comparto e continuare a fare sempre meglio in futuro – ha aggiunto Tanara“.
“Nel cuore di Parma, a pochi passi dal centro, la nuova sede del Consorzio è frutto di un’operazione di ristrutturazione della storica Villa Magnani, un bellissimo edificio presente nel tessuto urbano sin dalla fine del XIX secolo con una storia lunga, ma anche poco nota. Nasce quasi certamente come residenza extraurbana della Famiglia dei Marchesi Corradi-Cervi, con una tipologia semplice e severa, e compare per la prima volta sulle cartografie di fine ‘800 diventando successivamente bene della famiglia Magnani da cui prenderà il nome, mantenendo la funzione residenziale. Dal secondo dopoguerra, Villa Magnani diventa proprietà della Holding immobiliare della famiglia Barilla”.
“Abbiamo scelto questa prestigiosa villa di fine ‘800, perché riteniamo che il suo valore storico ed estetico esprima in modo adeguato e coerente l’immagine e il prestigio del nostro prodotto e del Consorzio, peculiarità che ci identificano in Italia e nel mondo – ha commentato Tanara. Il nostro augurio è che questa elegante villa sia riconosciuta come la “Casa del Prosciutto di Parma” e quindi dei suoi produttori; un luogo aperto, di confronto e di accoglienza, un luogo che possa diventare il simbolo di un prodotto, dei suoi produttori e del territorio.
Dopo gli interventi delle autorità, si è potuti procedere con la liturgia di benedizione presieduta dal Vescovo di Parma, Mons. Enrico Solmi”.
Successivamente il presidente Tanara e le autorità hanno proceduto al consueto taglio del nastro. I presenti hanno potuto poi visitare i locali di Villa Magnani, curiosando tra uffici, sale riunioni e i vari dipartimenti. Tutti gli ospiti si sono intrattenuti nel piazzale antistante l’edifico, opportunamente allestito, per un aperitivo a base di Prosciutto di Parma.
“Il principale obiettivo del Consorzio – ha commentato Tanara – è sempre stato quello di tutelare e valorizzare quello che abbiamo di più prezioso, il nostro prodotto e il territorio in cui nasce. Per questo quando promuoviamo il Prosciutto di Parma lo facciamo guidando il consumatore in un percorso di conoscenza alla scoperta delle sue origini, della zona tipica di produzione e di questa splendida città da cui prende il nome il nostro prosciutto. L’inaugurazione di Villa Magnani in questo periodo dell’anno non è casuale, ma avviene nell’ambito di un appuntamento che si ripete ormai da 14 anni, il Festival del Prosciutto di Parma, la famosa kermesse del Re dei salumi che dal 9 al 18 settembre anima i 13 comuni della zona tipica di produzione: appuntamenti all’insegna della gastronomia, dello spettacolo e della cultura per festeggiare un prodotto di qualità, sano e naturale i cui unici ingredienti sono: cosce di suino italiano e sale, senza nessun conservante o additivo”.
“Questa grande manifestazione – ha aggiunto Fanti – ci permette di promuovere al meglio il nostro patrimonio storico e culturale e valorizzare ancora di più un binomio così autentico e genuino. Grazie al Festival il prodotto si lega spontaneamente al suo territorio: l’eccellenza gastronomica si fonde con l’arte e la cultura della città di Parma e della sua provincia”.
“Tornate all’antico e sarà un progresso” diceva Giuseppe Verdi: antichi gesti, lavorazione artigianale secondo la tradizione, la storica dolcezza e la bellezza del clima e del paesaggio, tutti elementi che fanno del Prosciutto di Parma, oggi come duemila anni fa, un prodotto apprezzato da milioni di persone in tutto il mondo.